Ravello: l’incanto d’inverno in Costiera Amalfitana

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Ravello: l’incanto d’inverno in Costiera Amalfitana

Ravello: l’incanto d’inverno in Costiera Amalfitana. Panorami e terrazze come gioielli architettonici

Siamo consapevoli che se diciamo Ravello, penserete immediatamente all’estate, al mare cristallino, al calore della costiera di Amalfi ed ai limoni. Non possiamo darvi torto. Avete mai pensato di vivere una piccola città come Ravello nei periodi meno caotici dell’anno? Avreste la possibilità di godere di ogni strada, di ogni scorcio, di ogni panorama. Tutto sarebbe a portata di mano ma soprattutto non dovreste necessariamente prenotare alberghi, fare file per visite tanto attese. Ravello, dall’autunno al principio della primavera, sarebbe a vostra completa disposizione. Noi ve la consigliamo, perché non dimentichiamo che le città si vivono soprattutto quando “cala il buio”.

Uno scorcio di Villa Rufolo

Villa Rufolo e Villa Cimbrone sono i diamanti della città

Ravello è definita la “Città della Musica”. Oltre ad essere il fiore all’occhiello della costiera che porta ad Amalfi, è nota anche perché ospita Villa Rufolo, Villa Cimbrone, l’Auditorium Oscar Niemeyer. Sono luoghi conosciuti nel mondo e sono depositari di una bellezza incantevole che toglie fiato e movimento. Nei mesi estivi e precisamente anche in parte della primavera, da maggio ad ottobre, Ravello è presa d’assalto dai turisti, sia europei che di altri continenti. Per quanto vederla illuminata dai raggi solari, regali uno spettacolo estasiante, visitarla quando si può godere di ogni aiuola di villa Rufolo o della Terrazza dell’Infinito di Villa Cimbrone, è ancora più entusiasmante. Per chi è campano e ha la possibilità di raggiungerla in poche ore, consigliamo anche una bella giornata di sole di novembre, dicembre, gennaio, febbraio o marzo!

Altro scorcio del golfo di Salerno dal villaggio di Ravello

Villa Cimbrone: quel sentiero lunghissimo che porta alla Terrazza dell’Infinito

Si tratta di un edificio storico del villaggio di Ravello. Essa sorge su un promontorio roccioso a picco sul mare. Dalle sue numerose balconate è possibile scorgere il Golfo di Salerno.

L’ingresso di Villa Cimbrone
Resti di chiostro di Villa Cimbrone

Villa Cimbrone: origini fiabesche

Il suo nome ricorda l’antica denominazione del promontorio roccioso Cimbrogno. In questo punto sorgeva il castello della città che attualmente ospita il convento di Santa Chiara. La villa è costituita da resti e parti e di edificio, statue, fontane e colonne dallo stile accattivante. In verità, in origine si trattava di un ampio casale proprietà prima degli Acconciajoco, che erano patrizi di Ravello, e successivamente dei Fusco e degli Amici. Agli inizi del Novecento la proprietà fu acquistata da Ernest William Beckett. Fu grazie a costui che ci fu un cambiamento dell’intero complesso. Beckett, infatti, fece restaurare la villa e tutti gli ornamenti circostanti. Il vasto appezzamento di terreno ed i giardini sono stati trasformati completamente e resi uno splendido parco con elementi architettonici neoclassici e gotici. Nel corso degli anni’90 l’intera struttura è stata nuovamente sottoposta a restauro grazie ad un progetto di Alberto White, Giovanna White e Giuseppe Del Pizzo.

Terrazza dell’Infinito: un cammino verso gli dei

Il luogo maggiormente suggestivo della villa è sicuramente la Terrazza dell’Infinito che sorge alla fine di una vialone ed alle spalle di una statua greca. Si tratta di un’amplissima balconata caratterizzata da altrettante statue e panchine da cui è possibile ammirare la Costiera Amalfitana ed il Golfo di Salerno in tutti i loro scorci.

Ravello: l’incanto d’inverno in Costiera Amalfitana. Villa Rufolo

Villa Rufolo è la punta di diamante di Ravello. Essa, in origine, apparteneva alla nota famiglia dei commercianti dei Rufolo. Passò poi ai Confalone, ai Muscettola ed ai D’Afflitto. A metà ottocento la villa fu venduta ad un noto scozzese, esperto di arte e botanica che diede alla villa un aspetto europeo e contemporaneo al suo tempo. Si chiamò Francis Nevile Reid, l’uomo che si preoccupò di restaurarla, ignorando che sarebbe diventata il simbolo del noto villaggio di Ravello. Uno sguardo veloce dall’esterno non può non cogliere la cosiddetta Torre Maggiore, che ospita il Museo Verticale di Villa Rufolo. Essa è alta 30 metri e ha rappresentato, nel corso dei secoli, l’espressione della potenza della famiglia dei Rufolo. Sono 100 i gradini che consentono ai turisti di accedere ad un Belvedere mozzafiato, forse uno dei migliori della Costiera. Visitarla interamente è sublime ma sicuramente consigliamo per un passaggio veloce di visionare le Sale Superiori, che sono state recentemente restaurate.

Villa Rufolo: Richard Wagner ci ha lasciato tutta la sua arte

Nel 1880 il noto musicista Richard Wagner fece visita alla villa. E’ qui che immaginò il giardino di Klingsor nel secondo atto della sua opera il “Parsifal”, il popolare personaggio del ciclo arturiano appartenente ai Cavalieri della Tavola Rotonda. Il passaggio del musicista ha lasciato un segno che durerà in eterno spingendo, appunto, alla realizzazione di concerti ed eventi musicali di calibro nazionale all’interno della villa. E’ stato per tale motivo che la città di Ravello è stata poi definita come “Città della Musica”.

Ancora una veduta del suggestivo complesso di Villa Cimbrone

Ravello: l’incanto d’inverno in Costiera Amalfitana

Prima di visitare le due splendide ville è consigliabile soffermarsi ad osservare la piazza principale della città dove sorge il maestoso ed elegante Duomo. E’ solito che visitatori e turisti siedano sulle sue scale per riposare o anche solo per ammirare la bellezza della piazza, al cui estremo offre comunque una suggestiva vista.

Alcuni dettagli del parco di Villa Cimbrone

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